Progetto artistico Osmosi

[ PROGETTO ARTISTISCO OSMOSI


OSMOSI è un progetto artistico di SPAZIO 100, curato da Marco Luca Greppi .
Una mostra-progetto "in progress" su diverse tecniche e personalità, per
esplorare le trasformazioni dell'arte contemporanea a partire proprio dagli artisti stessi.


Ognuno di questi, infatti, tramite SPAZIO 100 ha avuto un'opera di un altro artista (e viceversa) su cui intervenire liberamente, con la propria tecnica.

"OSMOSI" è quindi esposizione di originalissimi risultati frutto di rielaborazioni reciproche: opere uniche, realizzate "a quattro mani" senza un tema imposto o una forzata visione d'insieme.
Ogni singolo artista invitato a prendere parte al progetto ha lavorato esprimendo la propria creatività nella reinterpretazione e fusione con l'opera d'arte altrui.


Metodologia di lavoro

Prima, le opere potevano essere immediatamente riconosciute come frutto di uno specifico artista e della sua tecnica.

Gli stimoli dell'opera altrui su cui lavorare hanno dovuto sedimentare nell’artista prima di emergere come tecnica, essere reinterpretati dalla personalità di ognuno, come, ad esempio, dimostrano un paio di opere dove scompare quasi completamente la figura originale in favore della rinnovata, pura astrazione dell'artista che l'ha rielaborata.

Dopo il processo di osmosi, gli spettatori potranno così ammirare la fusione tra tecniche e stili che danno vita a opere completamente nuove, ognuna figlia di 2 artisti.

Tecniche diverse, fuse all’interno di una medesima opera.


Come nasce l'idea di OSMOSI

Alla base della ricerca espositiva di SPAZIO 100 da sempre c’è l’esplorazione della dimensione narrativa degli artisti coinvolti nei progetti, quali depositari di storie, memorie e vissuti.

Molti, oggi, sono gli artisti che in una sorta di colloquio a distanza inseriscono nei propri lavori frammenti, spesso inconsapevolmente, di opere altrui: tutte azioni che, in un certo senso, contaminano la loro arte.

Con OSMOSI, Greppi ha voluto fare un passo in più: attivare volontariamente l'azione artistica su opere altrui.


Opere d'arte e artisti che attualmente fanno parte del progetto OSMOSI

Ad OSMOSI sono esposte tutte le opere rielaborate, affiancate da un'opera personale di ogni artista.

Gli artisti coinvolti nel progetto:


Elena BECCARIA

Druento (TO), 1967

Abbandonato il figurativo, nelle sue opere usa parole anziché immagini per rappresentare pensieri, stati d'animo, emozioni; si esprime in modo diretto, pur lasciando spazio ad interpretazioni speculari (vedasi le opere "NO-ON" , "I AM-MAI", "WOW-MOM" ecc...).

Un modo per comunicare utilizzando l'arte contenuta nelle parole stesse, che diventano così anche piacevoli da guardare, al di là del loro significato letterale.

Con SPAZIO 100 ha esposto: nel 2014, nel 2018 e ad AAF Milano 2016.

Rielaborazione su opera di Gerbino.


Roberto FONTANELLA

Vicenza, 1958

Il suo interesse per gli aspetti esoterici, alchemici e filosofici lo porta ad approfondire le culture greco-romana, egizia, indiana e cinese senza trascurare segni e incisioni rupestri delle culture neolitiche e personalità come Guénon, Gurdgjieff e Kremmerz.

Un substrato di conoscenze che permette a Fontanella una personale rielaborazione, usando un linguaggio artistico contemporaneo.

La corretta proporzione tra materiali e colori nelle opere contribuisce in maniera determinante alla sua "trasmutazione" di segni e simboli in atto creativo, in opere compiute e reali.

Con SPAZIO 100 ha esposto nel 2015 e nel 2023.

Rielaborazione su opera di Gerbino.


Emanuele Maria GERBINO

Asti, 1988

Ha vissuto in Cina.

Il suo processo creativo è frutto di una combinazione di colori corposamente plastici, che si accostano l'uno con l'altro, quasi annullandosi a vicenda: una forte spinta verso un colore "totale", abbinata talvolta alla scrittura cirillica.

Padroneggia una tecnica che, sovrapponendo molti strati di colore (in alcune opere fino a 20), richiede tempi molto lunghi di lavorazione.

Con altri artisti, dal 2013 fa parte del progetto di SPAZIO 100 sui temi ambientali, "HAMBIENT". 

Allievo di Luca Beatrice, con SPAZIO 100 ha esposto: nel 2012, a The Others 2013, ad AAF Milano 2015 (ottenendo il riconoscimento della giuria come uno dei 10 migliori "Young Talents" della manifestazione internazionale) e nel 2018.

Rielaborazione su opere di Giammarinaro e Beccaria.


Mario GIAMMARINARO

Torino, 1951

Le sue opere drammatiche e suggestive rappresentano lo sfregio al paesaggio ed all'ambiente, invitandoci ad un sentimento di responsabilità nel tutelarlo e preservarlo.

Con altri artisti, dal 2012 fa parte del progetto di SPAZIO 100 sui temi ambientali, "HAMBIENT". 

Con SPAZIO 100 ha esposto: nel 2012, a The Others 2013, nel 2014, nel 2015.


Sara GIRAUDO

Cuneo, 1973

Ha lavorato alla realizzazione di arredo-sculture permanenti per il Parco Michelotti a Torino.

Allieva del Maestro Antonio Carena, ha elaborato una nuova modalità espressiva: il “controlled dripping”.

Accompagnando le cascate di colore sulla tela, Giraudo ne controlla il risultato finale, generando una caduta manovrata di particelle colorate, di svariate dimensioni.

Opere realizzate con grande perizia: visioni, paesaggi e addirittura ritratti (Steve Jobs, Einstein) su tele accarezzate da una pioggia di colore addomesticata.

Con altri artisti, dal 2013 fa parte del progetto di SPAZIO 100 sui temi ambientali, "HAMBIENT". 

Con SPAZIO 100 ha esposto: nel 2012, a The Others 2013, nel 2014.

Rielaborazioni su opere di Macario e Pescantini.


Gessica MACARIO

Cuneo, 1984

La sua tecnica impiega scientemente materiali non sempre consoni alla tipologia di pittura intrapresa.

Sceglie di affiancare tecniche differenti, con una particolare metodologia di lavoro derivata dall'acquerello, usando però colori acrilici.

Dedita completamente alla pittura astratta, ricrea sulla tela un mondo di segni vibranti e figure immaginarie.

Con SPAZIO 100 ha esposto due volte nel 2014.

Rielaborazione su opera di Giraudo.


Enrico PESCANTINI

Brescia, 1984

Ha vissuto a Mumbai e a Lugano.

Da un viaggio nasce il suo progetto fotografico più importante, con le icone pop Barbie e Ken: "Barbie loves Israel", con i fidanzati di plastica più famosi del mondo.

Per questo ottiene un grande interesse mediatico (Venerdì di Repubblica, Vanity Fair, Vogue e Marie Claire) superando i confini nazionali (Style, Times of Israel, Huffington Post ecc...).

Con altri artisti, dal 2012 fa parte del progetto di SPAZIO 100 sui temi ambientali, "HAMBIENT". 

Con SPAZIO 100 ha esposto: nel 2012, a The Others 2013 e le sue opere pop presentate ad AAF 2015 e 2016 salirono alla ribalta di settimanali nazionali (Panorama) e network radiofonici (Radio Deejay). Infine nel 2015, 2016 e 2018.

Progetto artistico  OSMOSI, il logo
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