
ALESSANDRO MAGGIORINO
Pinerolo, 1985.
Sceglie di mettere su tela ciò che lo circonda: la gente, la solitudine di questa società, la rabbia.
L'arte diventa così un mezzo per entrare negli spazi reconditi dell'inconscio, nel modo più diretto, quasi un'autoanalisi.
Arte che è anche medicina, terapia e riflessione.